Lodovica Mairè Rogati è da sempre un’animalista convinta. Amante degli animali sin da quando era bambina, a soli 8 anni inizia a fare volontariato nei canili e a salvare cani e gatti abbandonati spesso rischiando la sua stessa vita. Come nel 2006 quando si ferma sull’autostrada Roma-Napoli per soccorrere un setter ferito che stava morendo dissanguato perché il suo proprietario cacciatore gli aveva sparato in quanto il cane non gli ‘serviva’ più per la caccia. Lodovica rischia di essere investita dalle auto che correvano a tutta velocità eppure riuscì a portare in salvo il povero animale e a farlo adottare da un caro amico veterinario che lo chiama Razzo.
Nella sua vita Lodovica ha trovato casa a centinaia di cani e gatti sempre con grande successo e restando ogni volta in contatto con le nuove famiglie di adozione. Questo fino a quando non arriva la tragedia del povero Birillo. Nella primavera del 2008 Lodovica salva un dolcissimo meticcio di circa un anno. Il povero cane era rinchiuso in una gabbia per polli talmente piccola da non permettergli nemmeno di mettersi in piedi. Era pieno di piaghe su tutto il corpo e stava per morire di fame. Denutrito a tal punto che gli si contavano a vista le costole. Una situazione drammatica. Subito Lodovica mette l’annuncio per trovare una nuova famiglia per Birillo e un giorno viene contattata da una certa Romina di Gregorio di Tenero, in Svizzera. La donna dice di essersi innamorata del cane dalle foto, di avere due bambini e che sarebbe felicissima di poterlo adottare. Seguono lunghe conversazioni telefoniche dove Lodovica prende tutte le informazioni affinché possa sentirsi sicura dell’adozione. Manda, addirittura, dei volontari a fare un sopralluogo nella casa della suddetta Romina di Gregorio. L’entusiasmo di quest’ultima è travolgente e Lodovica si decide a far accogliere Birillo nella famiglia in Svizzera. Fa firmare alla donna un modulo standard di adozione dove ci si impegna a restituire l’animale qualora non lo si volesse più. Questo ovviamente per evitare che venga nuovamente abbandonato. Birillo arriva nella sua nuova casa. Romina di Gregorio invia numerose foto a Lodovica dei suoi figli sorridenti abbracciati al cucciolo, la ringrazia più volte di averglielo portato affermando che Birillo era il cane più affettuoso del Mondo. Tutto perfetto. Poi il dramma. La donna inizia a chiamare Lodovica urlando al telefono che il cane gli aveva rotto una tapparella della finestra per uscire. Lodovica cerca di calmarla ma scopre una vera e propria tragedia. Birillo non esce di casa, è rinchiuso in una stanza e non viene mai portato fuori. Giustamente il povero animale ha tentato di uscire all’aperto. Lodovica non esita un secondo e dice subito a questa persona ignobile che il giorno dopo sarà lì a riprendersi Birillo. Sale di corsa in macchina, viaggia di notte e, quando arriva nella casa dove era rinchiuso il povero cane, non trova nessuno e la donna non risponde più al telefono. Questa pazza prima manda a Lodovica un messaggio folle dove scrive che ha fatto adottare il cane nel Sud Italia (!!!), poi scrive di chiamare un tale di nome Luca Bacciarini, veterinario cantonale. Lodovica immediatamente compone il numero di telefono e questo schifoso individuo le risponde secco: “Ho soppresso Birillo ieri”. Sotto choc Lodovica chiede chi mai l’abbia autorizzato ad uccidere l’animale ed ecco cosa le viene detto: “Capisco che voi italiani siete abituati alla spazzatura di Napoli e ai veterinari che agiscono fuori dalla legalità – ribatte Bacciarini – ma qui agiamo secondo le regole”. Disperata e in lacrime Lodovica scopre che Romina di Gregorio (la quale poi in una lettera ammetterà di aver mentito al veterinario in preda ad una crisi isterica) ha consegnato Birillo con l’inganno dichiarandolo aggressivo solo perché non lo voleva più! Non esiste nessun referto medico, nessuna denuncia, nessun test che abbia mai confermato l’aggressività del cane. Lodovica contatta immediatamente l’ATRA, l’Associazione Animalista Svizzera, per capire come sia potuto accadere un reato simile.
Le viene confermato che in territorio elvetico è obbligatorio per Legge aver effettuato tutte le procedure che verifichino la pericolosità di un animale prima che ne venga approvata la sua soppressione da parte di un veterinario cantonale. Tutto ciò non è mai avvenuto. Solo privatamente (ma non è stato il caso di Birillo) chiunque pagando può ottenere che un cane sia abbattuto senza dare nessuna spiegazione. UNA VERGOGNA! Se ci si sveglia una mattina e si decide che non si vuole più il proprio animale, la creatura che più ci ama al Mondo, lo si può portare in un ambulatorio e farlo uccidere! E la Svizzera si dichiara un Paese civile?! Un Paese in cui nei canili vengono accolti non più di 8 cani alla volta e dove vengono soppressi dopo pochi giorni?! Attendere che qualcuno li adotti tenendoli nelle loro strutture è costoso perciò fanno prima ad ucciderli ed eliminare così il ‘problema’! Ed è questo il motivo per il quale giungono così tante richieste di adozione al nostro Paese.
La drammatica storia del povero Birillo assassinato in Svizzera inizia a girare in rete e gli animalisti di tutto il Mondo scrivono migliaia di mail indignate ai due colpevoli: Romina di Gregorio e il veterinario cantonale Luca Bacciarini. Lodovica Mairè Rogati riceve al telefono minacce di morte da parte di Romina di Gregorio e della sua famiglia. Negli anni Lodovica ha cercato di condividere la sua spaventosa esperienza con il Mondo intero attraverso i media. Il drammatico assassinio di Birillo l’ha segnata per sempre.
Molti i salvataggi eroici compiuti da Lodovica per salvare gli animali. Ricordiamo la vicenda del setter torturato e poi abbandonato dal suo proprietario cacciatore per il quale Lodovica ha subìto gravissime minacce di morte. Appena salvato il cane era stato portato da un veterinario, che ne confermava le pessime condizioni di salute, e subito dopo dai Carabinieri i quali si rifiutavano di far entrare l’attrice con il cucciolo ferito affinché potesse depositare la denuncia di ritrovamento. Ricordiamo che non esiste in Italia nessuna Legge che proibisce l’ingresso di animali all’interno di qualunque comando delle Forze dell’Ordine. Il comportamento della Stazione Monte Mario fu vergognoso! Addirittura in seguito gli stessi fornirono i dati personali di Lodovica al cacciatore il quale si presentó presso la sua abitazione con un fucile in mano! Momenti terribili. Le indagini dimostrarono che questo psicopatico di un cacciatore, tale David Pascucci, non aveva fatto alcuna denuncia di smarrimento del cane ma che lo aveva portato nelle campagne per sparargli ed il povero animale era riuscito a scappare!
Una cosa è certa: chi maltratta gli animali è un pericolo per la società e deve essere rinchiuso in galera a vita!